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Mancini, Pasquale Stanislao.

Giurista e uomo di Stato italiano. Membro del Parlamento di Napoli (1848), avendo partecipato ai moti rivoluzionari, dovette rifugiarsi a Torino. In quella università fu istituita (1850) per lui la prima cattedra di Diritto internazionale. La prolusione, letta nel 1851, La nazionalità come fonte del diritto delle genti, ebbe immensa risonanza, provocando le proteste dell'Austria e del Regno di Napoli, e fu la dottrina giuridico-politica del Risorgimento italiano. Assertore del principio di nazionalità, in qualità di ministro degli Esteri con Depretis (1881-1885) stipulò il trattato di alleanza con la Germania e l'Austria-Ungheria (Triplice Alleanza del 1882). Fu maestro del re Umberto e primo direttore dell'Enciclopedia giuridica italiana. La sua attività politica è illustrata nei Discorsi parlamentari (Castel Baronia, Avellino 1817 - Napoli 1888).